Julius Evola e l’utopia della tradizione

Julius Evola e l’utopia della tradizione

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L’Evola che emerge da queste pagine è un intellettuale aperto al proprio tempo e alle sue suggestioni non solo negli anni in cui fu il maggior rappresentante del dadaismo in Italia e nel periodo dell’idealismo magico.

 

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L’Evola che emerge da queste pagine è un intellettuale aperto al proprio tempo e alle sue suggestioni non solo negli anni in cui fu il maggior rappresentante del dadaismo in Italia e nel periodo dell’idealismo magico. Il lettore viene condotto nella fucina evoliana, nell’atanòr in cui il filosofo realizzò il solve et coagula del pensiero otto-novecentesco, nonché delle esperienze maturate nel milieu occultistico all’inizio del secolo XX, e discute le interpretazioni evoliane di Michelstaedter, Gentile, Scaligero e, soprattutto, del pensiero tedesco. Per quest’ultimo l’Autore si avvale, ed è la prima volta che ciò accade, della categoria, presente in George e Kantorowicz, della ‘Germania segreta’.

La Tradizione di Evola è dinamica. In quanto origine, essa non è posta alle nostre spalle, non è semplicemente il passato, ma qualcosa che continua a vigere, che è presente, perfino nell’età ultima.

Giovanni Sessa, docente di filosofia e storia nei Licei, già assi- stente presso la cattedra di Filosofia politica della facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma e già docente a contratto di Storia delle idee presso l’Università di Cassino. I suoi scritti sono comparsi su riviste, quotidiani e periodici. Ha pubblicato le monografie Oltre la persuasione. Saggio su Carlo Michelstaedter, Roma 2008; La meraviglia del nulla. Vita e filosofia di Andrea Emo, Milano 2014, con in appendice il Qua- derno 122, inedito del filosofo veneto. È Segretario della “Fon- dazione Evola”.

Informazioni aggiuntive

Codice ISBN

9788894807592

Prefazione di

Massimo Donà