Pitigrilli parla di Pitigrilli
“Ho al mio passivo dei versi. I versi sono quella cosa che nessuno legge, ma che tutti scrivono. Ho pubblicato degli articoli sulle principali riviste italiane. Qualcuno non è schifoso. Sono stato molte volte sul punto di pubblicare dei libri di 400 pagine. Ma ho il dono di quella benefica fognatura spirituale che è l’autocritica. Sono vegetariano, ma, quando ho dei commensali, mangio della carne per non aver l’aria di posare. Ma poiché non sono abituato, ne mangio anche quando sono solo, per abituarmi.”
«Ho al mio passivo dei versi. I versi sono quella cosa che nessuno legge, ma che tutti scrivono. Ho pubblicato degli articoli sulle principali riviste italiane. Qualcuno non è schifoso. Sono stato molte volte sul punto di pubblicare dei libri di 400 pagine. Ma ho il dono di quella benefica fognatura spirituale che è l’autocritica. Sono vegetariano, ma, quando ho dei commensali, mangio della carne per non aver l’aria di posare. Ma poiché non sono abituato, ne mangio anche quando sono solo, per abituarmi. Non bevo alcool. Credo che pochi bevano alcool. Del vino bianco e dei liquori, sì. Mi piacciono i cani; e in ogni novella ne faccio entrare uno, come il Veronese nei suoi quadri. (Nei miei confronti sono anche modesto). Tengo la penna fra l’indice e il medio come tutti i parrucchieri intellettuali, ma non mi sono ancora fatto fotografare dinanzi alla mia scrivania, con la libreria per sfondo, una rosa languente sotto i miei occhi ispirati. Non ho un motto da far imprimere sulla carta da lettere, ma, se dovessi sceglierne uno, assumerei questo ammonimento di Yang-Ciù: «Se con uno dei tuoi peli tu potessi salvare l’universo, non darlo!»
Pitigrilli, pseudonimo di Dino Segre (1893-1975), è stato un giornalista e scrittore italiano di enorme successo tra le due guerre. Sin dagli anni Venti i suoi libri sono stati tradotti in tutto il mondo, dalla Russia alla Cina, dal Brasile all’Argentina, dove visse per molti anni, dal 1948 fino alla seconda metà degli anni Cinquanta quando tornò in Europa, dividendosi tra Parigi e la natìa Torino.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9791280190819 |
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A cura di | Fabio Andriola |