Il Bolscevismo

Il Bolscevismo

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Un’analisi critica delle “idee che mossero il mondo” e delle loro fonti, la cui influenza si esercita ancora oggi nella politica, nell’economia e soprattutto nella cultura.

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Un’analisi critica delle “idee che mossero il mondo” e delle loro fonti, la cui influenza si esercita ancora oggi nella politica, nell’economia e soprattutto nella cultura.

La polizia segreta terroristica è il vero elemento specifico del DNA del bolscevismo, come spiega con parole diverse Manacorda nel capitolo dedicato all’argomento. Oggi il suo nome è ancora cambiato (Fsb), ma la sostanza è sempre la stessa. Non a caso Putin, che si è formato nelle fila del Kgb, preferisce addirittura definirsi un cekista, rivendicando quindi una continuità con le origini della polizia bolscevica, anche se esibisce spesso, con compiacimento, forse perché più coreografiche, simbologie risalenti all’impero zarista, con la benedizione delle più alte gerarchie della Chiesa ortodossa patriottica. Insomma, ancora e sempre la ‘Russia eterna’, come amano definirla i suoi attuali governanti, è tenuta in piedi dalla sua altrettanto eterna polizia. Per questo un saggio come Il bolscevismo, scritto più di ottanta anni fa, su questi ma anche su altri aspetti, è ancora un libro attuale.

Guido Manacorda (1879-1965) è stato un apprezzato germanista, tra l’altro professore ordinario di Letteratura tedesca all’Università di Napoli. Volontario nella Prima guerra mondiale, fu decorato con una medaglia d’argento, due di bronzo e una croce di guerra. Traduttore di Wagner e di Goethe, collaborò con il gruppo di intellettuali fiorentini che tra gli anni Venti e Trenta si riunirono attorno a Papini e Bargellini e tra gli anni Trenta e Quaranta fu incaricato da Bottai di sviluppare la collaborazione culturale tra Italia e Germania, incarico che svolse in modo critico per le sue idee cattoliche inconciliabili con il nazionalsocialismo.

Informazioni aggiuntive

Prefazione di

Aldo G. Ricci