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Scritto negli anni del secondo dopoguerra, questo libro descrive il fascismo delle origini, quando era un Movimento e non un Partito, e non sembrava certamente destinato a diventare una Dittatura. In particolare viene messa a fuoco la critica allo Stato liberale, che poneva come suoi fondamenti l’economia e lo smisurato egoismo delle classi dirigenti.
Scritto negli anni del secondo dopoguerra, questo libro descrive il fascismo delle origini, quando era un Movimento e non un Partito, e non sembrava certamente destinato a diventare una Dittatura. In particolare viene messa a fuoco la critica allo Stato liberale, che poneva come suoi fondamenti l’economia e lo smisurato egoismo delle classi dirigenti.
Ecco due ottime ragioni per leggere con attenzione quello che per Massimo Rocca è stato Il primo Fascismo. La prima è che Rocca ha vissuto in prima persona – a tratti anche in prima fila – quella storia fin dalla gestazione, nella drammatica e tumultuosa stagione dell’estate-autunno del 1914. E poi, via via, attraverso l’interventismo, la Grande Guerra, la nascita dei Fasci di Combattimento, Fiume e il biennio rosso, l’ascesa e il dilagare dello squadrismo, la Marcia su Roma, i primi atti del governo Mussolini fino alle decisive (anche perché non ce ne furono altre) elezioni politiche dell’aprile 1924. La seconda ragione è che Rocca ha potuto parlare e scrivere con cognizione di causa solo del «primo Fascismo» perché è l’unico che ha conosciuto davvero
Massimo Rocca (1884-1973), anarchico e socialista rivoluzionario all’inizio del Novecento, a fianco del Mussolini interventista, fu, dal 1919 al 1924, tra i massimi dirigenti del P.N.F. Con Giuseppe Bottai, guida l’ala “revisionista” del Fascismo, in aperto contrasto con le posizioni oltranziste di Roberto Farinacci e dello squadrismo. Inizialmente appoggiato e incoraggiato da Mussolini, nel maggio 1924, poche settimane prima del delitto Matteotti, viene espulso dal Partito. L’anno dopo è costretto ad andare esule in Francia. Nonostante un parziale riavvicinamento al Regime negli anni Trenta, rientrerà in Italia solo nel dopoguerra, riprendendo la sua attività di giornalista
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9791280190840 |
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Premessa di | Fabio Andriola |