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Uno studio sereno e distaccato sulla stupidità dell’uomo che, a parole, invoca sempre la pace, anche quando, nella realtà, fa di tutto per scatenare guerre in continuazione. In fondo, sembra che uno sguardo alla storia dell’umanità confermi una amara verità: la condizione normale delle società non è quella pacifica.
Uno studio sereno e distaccato sulla stupidità dell’uomo che, a parole, invoca sempre la pace, anche quando, nella realtà, fa di tutto per scatenare guerre in continuazione. In fondo, sembra che uno sguardo alla storia dell’umanità confermi una amara verità: la condizione normale delle società non è quella pacifica.
«Quando la neve è caduta per tutto l’inverno – dice Ernst Jünger – basta la zampa di una lepre per scatenare una valanga». Con quali mezzi e con quali metodi si potrà evitare questo epilogo della pace è ciò che il sociologo francese Gaston Bouthoul, fondatore della polemologia, cioè lo studio analitico dei fenomeni bellici, suggerisce in questo libro. Il fatto di essere costretti a cercare le vere cause delle guerre, anziché limitarsi ai loro moventi episodici e superficiali, forse ci salverà dal rischio di essere sempre alla mercé di un incidente assurdo come il gesto di uno studente nevrotico in un borgo balcanico o i deliri di un dittatore. Tutti vogliono la pace, ma al fondo del cuore coltivano sogni di guerra. Finora è capitato di vincere le guerre, ma si è sempre finito col perdere la pace. Cerchiamo di fare in modo che non sia più così.
Sociologo e studioso francese, Gaston Bouthoul (1896-1980) è stato uno dei massimi esperti di polemologia, ovvero della scienza che si occupa delle guerre.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9791281704022 |
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Introduzione di | Francesco Ingravalle |